Cerca
Close this search box.

Castanicoltura

Piccoli frutti valorosi

Il Lago di Como GAL per il Forum Leader 2023 ha partecipato anche al gruppo promotore del laboratorio “Piccoli frutti valorosi – GAL e piccole filiere di montagna: l’esempio della castanicoltura” proposto dal GAL Terre di Pre.Gio. Questo percorso laboratoriale ha voluto sottolineare il valore dei prodotti agricoli tradizionali e le possibilità di incremento del valore degli ambienti produttivi collegati. Ha sollecitato riflessioni sul valore del ruolo dei GAL in rapporto alle comunità locali ed in stretta connessione con le relative filiere agricole tradizionali, al fine di costituire un network nazionale sulla base di una buona pratica che si è sviluppata attorno al tema del castagno. Sono stati realizzati nove incontri online di confronto e raffronto tra i partecipanti al fine di definire un ruolo di coordinamento progettuale per i GAL, che possano far confluire le singole azioni intraprese sui territori in un’azione comune per determinare il recupero colturale del castagno e il miglioramento della filiera interconnessa. I due obiettivi principali del laboratorio sono stati:

  • creazione e/o rafforzamento della partnership tra GAL e le singole Comunità locali aderenti alla Rete Slow Food delle Comunità Castanicole (nata nel 2022) sotto l’egida dell’Associazione Slow Food Italia;

  • determinare un allargamento del partenariato per il progetto di cooperazione misura 19.3 inserito da Lago di Como GAL nella Strategia di Sviluppo Locale 2023/2027 e dal titolo: “La castagna: piccolo frutto valoroso”.

Gruppo promotore

GAL Terre di Pre.Gio. (Lazio);

GAL Etrusco Cimino (Lazio);

GAL Dei due Mari (Calabria);

GAL Escartons e Valli Valdesi (Piemonte);

STS Savuto, Tirreno, Serre Cosentine (Calabria);

GAL MontagnaAppennino (Toscana);

GAL Val Brembana 2020 (Toscana);

GAL Serre Calabresi (Calabria);

Lago di Como GAL (Lombardia).

Comunità castanicole partecipanti:

Rete Nazionale Slow Food dei Castanicoltori (Italia);

Castanicoltori del Pratomagno (Toscana);

Slow Food Monregalese (Piemonte);

Associazione Trucioli ed Ecomuseo dell’Etna (Sicilia);

Consorzio Agro-Silvo-Castanicolo dell’Appennino Modenese (Emilia Romagna);

Slow Food Vignola (Emilia Romagna);

Comunità Slow Food per la tutela e valorizzazione dei castagneti del Reventino (Calabria);

Slow Food Appennino Pistoiese (Toscana);

Comunità Slow Food dei Custodi dei Castagneti delle Alpi Liguri (Liguria);

Associazione di promozione turistica «VisitBrembo».

Risultati finali:

Una delle proposte emerse è la costituzione di un vero e proprio Ecomuseo del castagno virtuale che possa raccontare la civiltà del castagno italiano e le sue tradizioni. Sono stati avviati a questo proposito i lavori per l’individuazione dei percorsi e delle proposte di esplorazione del territorio castanicolo sia dai GAL, che dalle comunità castanicole di riferimento. Fondamentale è e sarà instaurare un rapporto di collaborazione con incontri specifici ed individuare canali di comunicazione condivisa.
Il raccordo con le comunità castanicole ha portato anche all’individuazione di un investimento PNRR (M1C3 – INVESTIMENTO 3.3 – Supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale) per la creazione della mappa filmica delle comunità castanicole: la Civiltà del Castagno raccontata attraverso la modalità filmica. Racconti di luoghi, identità e sapere locale divengono piattaforma digitale che potrà essere implementata nel tempo. Si prevede di generare molteplici benefici in termini di impatto economico, sociale e culturale, incentivando una maggiore interazione tra pratiche e metodologie solo apparentemente lontane tra loro.